#libri sulla corsa
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pier-carlo-universe · 1 day ago
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“La grande corsa”, il romanzo d’esordio di Selena Cravotto
Selena Cravotto si affaccia sul panorama editoriale con il romanzo La grande corsa, in uscita il 10 febbraio con la casa editrice Affiori.
Selena Cravotto si affaccia sul panorama editoriale con il romanzo La grande corsa, in uscita il 10 febbraio con la casa editrice Affiori. A essere narrata è una storia che parte da Torino e arriva fino al Monte Bianco, attraversando la Francia. È una riflessione sull’ambizione e sui sogni attraverso gli occhi di Sveva, una giovane donna che un tempo odiava correre, e su ciò che la separa dal…
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sayitaliano · 3 months ago
Note
Ciao sono nata in Italia ma il mio italiano fa comunque schifo è incomprensibile. Vorrei migliorare il mio lessico la scrittura e quando parlo ho problemi.
Come posso migliorare? Dovrei avere un tutor?
Ciao!
Da quello che hai scritto non mi sembra che tu abbia grossi problemi, anzi. Vivi sempre in Italia, giusto? Lo sai che noi stessi siamo i primi a non parlare correttamente la nostra lingua, a metterci dentro errori e via dicendo...
Quello che posso suggerirti è di provare a lavorare sulla punteggiatura quando scrivi, e anche quando parli: non ti ho ascoltata e non ti conosco, per cui non so se sia questo il problema, ma non preoccuparti se devi prenderti delle pause per pensare prima di esprimerti. Abbiamo preso la brutta abitudine di fare tutto di corsa, sembra che non abbiamo mai tempo per nulla, invece ne siamo pieni e finiamo anche con l'avanzarlo... Quindi davvero, non preoccuparti.
Per migliorare il lessico (ma anche il tuo parlato/scritto) leggi (dai giornali, ai libri, alle riviste, alle poesie... lo so a scuola ce ne fanno leggere molte, ma ce ne sono di più belle: cerca anche quelle straniere tradotte, prova a capirne le sfumature e cerca di capire se tu avresti usato parole differenti); se non ti piace leggere, guarda serie tv o film anche storici, o documentari (non tutti sono noiosi... prova con argomenti che sono di tuo interesse, anche video su youtube vanno bene). Se trovi parole complesse o sconosciute, cercane il significato sul dizionario e usale in un paio di frasi. Studia la grammatica anche se è noiosissima: diventa curiosa sul perché qualcuno abbia usato quelle parole, quella punteggiatura, quel tempo verbale invece che un altro. Trova gli errori dei giornalisti, per esempio: non per qualcosa, ma per ricordarti di ciò che sai tu. Da quello che ho capito con questo blog, a scuola non ci insegnano molte cose in maniera diretta, ma solo in maniera indiretta: le apprendiamo con la pratica, vivendo, interagendo con gli altri e aprendoci ai nostri errori, che, come detto, ci stanno. Italians are imperfect beings! :P. Ah, vale anche aprire il dizionario a caso e leggere le definizioni di un paio di parole ogni tanto, e provare ad usarle sia in alcune frasi di prova che mentre parli. La decisione finale è la tua, ma non credo che tu abbia bisogno di un tutor: credo che tu possa ancora concederti del tempo, no? Prova a scrivere un diario giornaliero, anche poche parole su quello che hai fatto o inventando storie di poche righe, magari appunto usando parole nuove. Tra un mese dimmi come va, se è cambiato qualcosa oppure no. E poi decidi. :)
Continua a provare ad esprimerti, non chiuderti. Non convincerti di non essere capace di fare qualcosa: questo è il blocco più grande che ci possa essere. Sei tu che ti controlli, e se ti convinci di qualcosa, sarà difficile non seguire quella tua convinzione inconsciamente. Le tue paure e insicurezze prenderanno il sopravvento e ti bloccherai, trovando solo conferme sulle tue incapacità. In poche parole, se ti convinci di non essere abbastanza brava a comunicare o di essere incomprensibile (specialmente se per qualsiasi motivo qualcuno te lo ha detto e tu hai iniziato a crederci), finirai davvero per esserlo perché l'ansia di voler comunicare al meglio ma non sapere come farlo (in realtà lo sai, ma magari hai smesso di fidarti di te), ti saboterà fino a farti balbettare o avere dubbi su qualsiasi cosa. Tante volte le persone si chiudono nelle loro paure, e nel chiudersi ci chiudono fuori a nostra volta. Non sempre hanno ragione però. Non aver paura di essere te stessa, di prenderti del tempo, di parlare a modo tuo con le tue sfumature. Chi vuole aspettarti ti aspetta comunque. Gli altri, lasciali andare. E datti tempo anche tu. ...Forse mi sono lasciata prendere dal momento qui, ti chiedo scusa se ho detto qualcosa che non dovevo o che non c'entra con la tua situazione. Ma succede che ciò che non va sul piano emotivo si rifletta sul piano comunicativo. Siamo esseri complessi...
In bocca al lupo!
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theladyorlando · 1 year ago
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Il segreto della villanella
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Continuamente sento la mancanza dei libri. Mi mancano come fossero persone in carne ed ossa. Se passo una giornata senza averne uno accanto, lo sento. E non perché io legga molto, devo ammetterlo, però mi manca proprio il libro. È davvero una consolazione, una compagnia da toccare, da tenere in mano, o da sapere lì ad aspettare che uno arrivi e lo saluti. Il desiderio dei libri è paragonabile a una sete: nessuno di loro la fa passare del tutto, e ne mancherà sempre uno nuovo, più dissetante. E proprio come fosse una fiaschetta, di quelle che si vedono nei film americani, da un po' di tempo mi capita che quando esco di casa devo per forza averne uno in borsa, con me, anche pigliato a caso, di corsa, non so perché, forse una difesa contro il tempo sprecato ad aspettare in una qualche fila inutile, contro la solitudine sbagliata, quella senza libri, per l'appunto. L'altro giorno è toccato a Jonathan Swift, a Modest Proposal dei Little Black Classics della Penguin. Proprio un bellissimo formato-fiaschetta, con, sulla prima pagina, una autodedica di mio padre, "from my daughter, 2015". Per inciso, sono sicura che la gente si scandalizzerebbe di meno se io tirassi fuori una fiaschetta di whisky dalla borsa invece che un libro. immagino le risate all'uscita di scuola.
Ma veniamo alla fiaschetta di oggi.
Tu lo sai cos'è una villanella? io non lo sapevo, e poi mi è arrivato questo piccolo libro: un'antologia della Everyman's Library, Pocket Poets Series, hardcover. Vedessi che razza di fiaschetta succulenta che ho tra le mani. La apro e sul risguardo ci trovo scritto
Everyman, I will go with thee,
and be thy guide,
In thy most need
to go by thy side.
Queste, mi spiega Google (povera me), sono le parole di Knowledge a Everyman, e io qui, sulla soglia del risguardo, io già mi sento ubriaca, che cosa ci leggo a fare dentro a questa fiaschetta, oltre il risguardo? E invece. Invece dentro a questo libricino scopro che c'è una piccola e inaspettata meraviglia: c'è un segreto in mezzo alla raccolta di fiori, un segreto dentro all'antologia. E il fiore qui è bello da togliere il fiato.
L'introduzione mi spiega brevemente che la villanella, il mio fiore, è una composizione popolare, nata nel sedicesimo secolo in Italia, sorella del madrigale. Ma mentre quello diventa presto una cosa di letteratura, la villanella sfugge a tutte le definizioni della poesia di corte, continua a guardare alle sue origini dialettali con nostalgia, si resiste insomma alla letteratura: vuole restare così com'è, di campo. E nei libri di letteratura ci va a finire solo una volta che si è esaurita, quando ormai nessuno ne scrive o ne canta più di villanelle. A riscoprirla sono i collezionisti, gli antologisti, i catalogatori del 1700. Ma la villanella non ha delle belle radici piantate a terra come quelle del sonetto, e ogni volta è detta diversa, ogni volta è cantata nuova. E questo è un bel problema, perché la sua origine non si vuol far trovare, il nome del padre semplicemente non c'è: la villanella è incostante, è volubile, è cantata sempre in un altro modo. Allora quei catalogatori incalliti le trovano un bel padre putativo della fine del cinquecento, tale Jean Passerat, l'unica villanella con una parvenza di struttura regolare, e quella diventa La Villanella, La Forma Metrica: "J'ai perdu ma tourterelle". Cinque terzine e una quartina. Uno schema un po' difficile, e perciò molto gustoso. E più passa il tempo, e più diventa succulento, tanto da fare gola più di tutti ai nostri poeti, a quelli di oggi, pensa che cosa assurda. Perché la villanella è difficile. E questi poeti che si sono liberati dai legacci della rima e del metro a volte se ne vanno a pescarne di impossibili, di rime e di metri. E di solito lo fanno per dirci dentro il nome del padre, per dichiararcisi figli di uno, e invece. Invece qui del nome del padre non ce n'è neanche l'ombra: perché questo è uno schema del secolo ventesimo che si traveste da sedicesimo. Questo è esattamente il contrario di tutto quello che io ho studiato in poesia fino ad oggi, the anxiety of influence, the burden of the past: qui dentro il passato è leggero, incostante, volubile, e il presente lo prende e lo legittima, lo pianta saldamente a terra, come se fosse stato sempre lì: così il fiore di campo diventa un bell'albero, ma niente radici, solo infiorescenze. Questo in poche parole è un falso d'autore, di vari autori, per essere precisi, di tutti quelli che vorranno cantarsi una villanella, in effetti. Di tutti quelli che vorranno ballarla, a ben vedere. Perché la villanella è una danza. E qui viene il segreto, e mi fa impazzire: che i danzatori sono due versi, e si alternano alla fine di ciascuna terzina, sempre gli stessi, sempre uguali, l'uomo e la donna, e si fanno la corte, si cercano con piroette e riverenze, muoiono dalla voglia di incontrarsi insomma, e alla fine ce la fanno. Sono loro gli ultimi due versi della quartina, gli ultimi due versi della villanella, finalmente abbracciati. Ti rendi conto di cosa sta succedendo dentro alla mia fiaschetta? E pensare che nessuno lo immagina nemmeno, nessuno di quelli che incontro per strada lo sa, che ho una compagnia di balli popolari nascosta dentro alla borsa, mentre vado a prendere Agnese a scuola. Ma non è finito qui, il segreto, ché così qualunque fiaschetta dentro alla borsa basterebbe a farmi un po' canaglia, una piccola alcolista inconfessa e impenitente.
Invece dentro al segreto della villanella ce n'è un altro ancora, uno persino più bello. Perché tu la prendi, vedi, e la guardi, tra le pagine di questo libricino, quant'è impegnata a fare le sue cose, a dire le sue storie, le più disparate: c'è la villanella che ripete una lezione di grammatica, quella che insegna l'arte di perdere le cose, quella che racconta di un bacio al barista dato a trentasei anni e sentito come fossero sedici, quella che ti fa vedere l'alunna a letto col suo professore e che con gli occhi sbarrati riesce solo a pensare a un distico in inglese antico, quella che chiede al padre di non morire gentile, di lottare contro la luce che si spegne. E così impegnata com'è nelle sue figure, nei suoi circoli, nei suoi passi incrociati, non ti accorgi che tutto il tempo lei pensa a fare una cosa sola, in fondo a tutte le altre, dietro la superficie della coreografia: lei pensa tutto il tempo a far ballare i suoi due versi innamorati, che muoiono dalla voglia di incontrarsi. They die to get together. Eccolo, il segreto della villanella. Perché questo segreto è un po' anche il mio, forse anche il tuo e quello di tanti come noi, io lo spero proprio. Quei due versi innamorati ballano la nostra stessa danza. Con ostinata precisione si comincia col doppio fronte del rientro a scuola, a tutte le scuole; poi è il turno della carola delle sveglie all'alba e del traffico per arrivare dove dobbiamo arrivare, delle spese all'ora di chiusura dei supermercati; così arriva la volta della danza incrociata dei pranzi e delle cene, delle merende e delle colazioni; fino alle piroette degli amici, dei parcheggi difficili, degli esaurimenti nervosi e dell'erisimo in tintura madre, delle canzoni che passano alla radio impertinenti, delle lavatrici e delle case, dei quadrimestri, delle note e delle corse, di tutte le corse, di tutti gli aerosol, gli sciroppi, gli antibiotici e di tutti gli agognatissimi weekend senza risposo. E poi alla fine, ormai senza fiato, una riverenza.
Questo è il segreto della villanella. E sta lì, sotto agli occhi di tutti, ma rimane nascosto -hidden in plain sight- dietro alle coreografie superficiali, alle grammatiche, ai baristi, alle studentesse, alle cose perdute, ai padri che muoiono: dietro ai copioni diversi. Il segreto è che c'è qualcos'altro dietro alle nostre vite, c'è qualcosa in fondo a tutte le storie più diverse in cui ci affanniamo, in cui ci impegniamo a ballare per bene, a passare come si deve per tutti i nostri passi obbligati. In fondo, ma proprio in fondo a tutto, ci sono due versi. E quelli muoiono dalla voglia di abbracciarsi, di finire la danza l'uno davanti all'altra, una riverenza e un sorriso, compiaciuto sudato esausto. E poi finalmente di cadersi addosso, senza fiato e senza più vergogna.
A dainty thing's the Villanelle,
Sly, musical, a jewel in rhyme,
It serves its purpose passing well.
A double-clappered silver bell
That must be made to clink in chime,
A dainty thing's the Villanelle;
And if you wish to flute a spell,
Or ask a meeting 'neath the lime,
It serves its purpose passing well.
You must not ask of it the swell
Of organs grandiose and sublime--
A dainty thing's the Villanelle;
And, filled with sweetness, as a shell
Is filled with sound, and launched in time,
It serves its purpose passing well.
Still fair to see and good to smell
As in the quaintness of its prime,
A dainty thing's the Villanelle,
It serves its purpose passing well.
William Ernest Henley
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hopefulwizardcupcake · 2 days ago
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CHI E' AUGUSTA MONTARULI
La condanna per peculato confermata a Domani da Fratelli d’Italia è di un anno e sei mesi, la ministra Anna Maria Bernini non commenta.
Ha acquistato con i soldi della regione borse, Swarovski e i libri Mia suocera beve e Sexploration, di cui però, riportavano le motivazioni della sentenza dell’appello «non si coglieva il nesso con l’evento letterario sulla violenza sulle donne»
Stefano Bonaccini, favorito nella corsa alla segreteria del Pd, chiede che lasci subito il suo incarico ministeriale. Si apre un enorme caso politico per la presidente del Consiglio che tiene la linea della fermezza su un anarchico al 41 bis nel nome della legalità e insegue i giornalisti nelle aule di tribunale.
La sottosegretaria del ministero dell’Università Augusta Montaruli, deputata vicinissima alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stata definitivamente condannata per peculato a un anno e sei mesi per il caso dei rimborsi in Piemonte. I fatti risalgono a quando era consigliera regionale. La Cassazione sì è pronunciata giovedì notte: la notizia è stata riportata dalla stampa locale e confermata a Domani da Fratelli d’Italia. La ministra dell’Università Anna Maria Bernini (di Forza Italia) non commenta.
La Corte d’Appello aveva già condannato Montaruli per essersi fatta rimborsare impropriamente spese per un totale di oltre 25mila euro: 20mila euro di bar e ristoranti, borse, Swarovski e altri beni fra cui i libri Mia suocera beve e Sexploration. Giochi proibiti per coppie, di cui però, riportavano le motivazioni, «non si coglieva il nesso con l’evento letterario sulla violenza sulle donne, stranamente organizzato in notturna».
La Cassazione nel 2019 aveva rimandato all’appello e il bis si è concluso nel 2021. Ancora colpevole. La condanna definitiva adesso è di un anno e sei mesi, un mese in meno rispetto a quanto stabilito dalla Corte d’Appello la seconda volta.
Il caso
Il caso risale quasi a dieci anni fa e riguarda le spese fatte tra il 2010 e il 2014. La procura di Torino aveva contestato una lunga serie di acquisti: cene, abiti di lusso, e, dettaglio entrato di prepotenza nell’immaginario dei media, le mutande verdi del governatore, il leghista Roberto Cota. Le spese contestate a Montaruli all’inizio erano 41.552 euro.
La difesa si basava sul fatto che avevano presentato gli scontrini, ma senza fare particolari pressioni per ottenere i rimborsi: «In merito alle spese attribuite ai miei assistiti – ha detto a questo proposito l’avvocato Guido Carlo Alleva, difensore di Cota e della parlamentare Montaruli (FdI) – non vi furono comunicazioni, discussioni o anche semplici conversazioni con i capigruppo». Non ci sono state «insistenze, proteste o pressioni per ottenere il rimborso, né verso le segretarie, né verso chiunque altro. Si tratta di semplice presentazione di scontrini».
Montaruli, classe 1983, prima di essere nominata sottosegretaria ha iniziato da giovanissima a fare politica. A partire dai pellegrinaggi a Predappio sulla tomba di Benito Mussolini, che ha definito «un errore di gioventù» a DiMartedì, trasmissione che il 1° novembre ha mostrato la foto dell’happening neofascista in onore del Duce a cui lei ha preso parte.
Rappresentante degli studenti universitari per il Fuan, Fronte universitario d’azione nazionale, ha trasformato il suo attivismo in presenza istituzionale.
Avvocata, Montaruli è stata militante nel Popolo della libertà prima e in FdI poi, consigliera comunale e assessora alla cultura a San Mauro Torinese dal 2007 al 2010. Dopo essere stata eletta consigliere regionale è diventata portavoce nazionale della Giovane Italia nel 2012. Candidata già nel 2013, è entrata a Montecitorio nel 2018, quando il caso dei rimborsi era già conclamato.
La lista dei guai di Fratelli d’Italia nelle aule giudiziarie si arricchise così di un caso inedito, quello di una pregiudicata in parlamento. Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia ed ex avvocato di Meloni, è indagato per rivelazione di segreto d’ufficio per aver passato al collega di partito Giovanni Donzelli intercettazioni tra l’anarchico Alfredo Cospito e i boss mafiosi al 41 bis.
Nicola Procaccini, europarlamentare e responsabile energia del partito (nonché amico fraterno di Meloni) è indagato con le accuse di turbativa d’asta e induzione indebita a dare o promettere utilità dalla procura di Latina. La legge Severino si applica solo per le pene superiori ai due anni, dunque Montaruli non decade automaticamente dal ruolo di parlamentare, come accaduto a Silvio Berlusconi nel 2013.
Stefano Bonaccini, favorito nella corsa alla segreteria del Pd, chiede che lasci subito il suo incarico ministeriale. Si apre un enorme caso politico per la presidente del Consiglio che tiene la linea della fermezza su un anarchico al 41 bis nel nome della legalità e insegue i giornalisti nelle aule di tribunale. Accetterà che una pregiudicata continui a sedere in parlamento?
Fabio Massarenti
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edirechetu · 1 month ago
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Nel 2024 avrei dovuto leggere di più e probabilmente leggere meglio. Otto libri completati, due lasciati a metà e uno in corso. Avrei dovuto leggere di più perché diverse sere ho preferito il cazzeggio col telefono alla lettura. La responsabilità è anche del libro che a volte non mi prendeva abbastanza, ma la colpa è di nuovo mia che spesso ho preferito il metà prezzo alla trama.
Nel 2024 avrei potuto guardare più film e serie tv, ma sono miglioraro rispetto ai due anni precedenti trovando il tempo ogni tanto la sera a discapito della ricerca compulsiva di nuova musica. Sicuramente avrei potuto guardare più documentari e programmi di politica e attualità per capire meglio cosa succede nel paese e nel mondo dove vivo, ma in fondo quest’anno ho seguito la politica più di altri anni.
Nel 2024 avrei dovuto ascoltare meno musica e più podcast. Quei sessantamila minuti su Spotify sono stati spesi per ascoltare un centinaio di discografie e tutte le nuove uscite dei miei gruppi preferiti, ma  di tanto in tanto avrei potuto approfondire generi diversi e avrei potuto mettere in cuffia un podcast di attualità.
Nel 2024 avrei potuto battere più spesso la pigrizia e andare alle serate che Milano offre, anche se in fondo quest’anno ho recuperato grandi nomi come Justice e Massive Attack, e la doppietta dei Club Dogo mette la ciliegina sulla torta.
Nel 2024 avrei dovuto imparare a cucinare e smettere di bere. Purtroppo non ho fatto né l’uno né l’altro anche se qualcosa è migliorato (soprattutto sul bere nonostante capitino dei momenti incredibilmente disastrosi). La cucina continua ad essere una nota dolente e quest’anno ho imparato che non basta comprare due libri per trovare la voglia di mettersi ai fornelli.
Nel 2024 avrei dovuto fare più attività fisica. La routine in camera quando fa freddo, la corsa d’estate e i chilometri a piedi nel weekend non sono abbastanza considerando i benefici. Avrei dovuto fare più chilometri, migliorare gli esercizi e imparare a correre anche quando piove, ma la cima del Teide è stato un bel traguardo.
Nel 2024 avrei dovuto dedicare più tempo a chi mi è vicino. Il tempo che passo con loro è sempre meno e non è mai abbastanza. Avrei dovuto farmi sentire di più ed esserci più spesso, anche quando non mi viene chiesto.
Ogni cosa che avrei dovuto fare meglio nel 2024 è un buon proposito per il 2025. Poco per volta, una cosa alla volta, bisogna cercare di sfruttare al meglio il tempo che abbiamo a disposizione.
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nuovo-universo · 2 months ago
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Luci rosse su Bentilee: il misterioso avvistamento UFO del 1967
L'estate del 1967 a Bentilee, un quartiere di Stoke-on-Trent, in Inghilterra, fu segnata da un evento straordinario che ancora oggi suscita curiosità e dibattiti. La sera del 2 settembre, decine di residenti furono testimoni di un fenomeno inspiegabile: un oggetto luminoso a forma di disco volante che sorvolò l'area, atterrò in un campo e poi scomparve nel cielo notturno. Questo avvistamento di massa, noto come "le luci rosse su Bentilee", è diventato parte integrante della storia locale e del folklore ufologico britannico. Negli anni successivi, l'episodio ha continuato a catturare l'immaginazione di molti, ispirando ricerche, documentari e, più recentemente, persino opere teatrali. La persistenza di questo mistero nella memoria collettiva testimonia il profondo impatto che ebbe sui testimoni e sulla comunità in generale. In questo articolo, esploreremo in dettaglio gli eventi di quella notte fatidica, le testimonianze dei presenti, le indagini condotte e l'eredità duratura di questo enigmatico incontro con l'ignoto. Il contesto storico dell'avvistamento Gli anni '60 furono un periodo di grande fermento culturale e scientifico, caratterizzato da rapidi progressi tecnologici e da un crescente interesse per l'esplorazione spaziale. In questo clima di entusiasmo e curiosità verso i misteri dell'universo, gli avvistamenti di UFO divennero un fenomeno globale, catturando l'attenzione del pubblico e dei media. L'era spaziale e l'immaginario collettivo Il lancio dello Sputnik 1 nel 1957 e la corsa allo spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica avevano acceso la fantasia delle persone riguardo alla possibilità di vita extraterrestre. Film, libri e programmi televisivi di fantascienza alimentavano ulteriormente questa fascinazione, creando un terreno fertile per interpretazioni straordinarie di fenomeni celesti insoliti. Il contesto sociale di Bentilee negli anni '60 Bentilee, un quartiere residenziale di Stoke-on-Trent, era una comunità operaia tipica dell'Inghilterra industriale del dopoguerra. La vita quotidiana era scandita dal lavoro nelle fabbriche e nelle miniere locali, ma l'atmosfera generale era permeata dall'ottimismo e dalla speranza in un futuro migliore, caratteristici del periodo. Precedenti avvistamenti UFO in Gran Bretagna Prima dell'incidente di Bentilee, la Gran Bretagna aveva già vissuto diversi casi di avvistamenti UFO di alto profilo. Questi eventi avevano contribuito a creare un clima di apertura e curiosità verso fenomeni inspiegabili, preparando il terreno per l'accoglienza e l'interpretazione di ciò che sarebbe accaduto quella notte di settembre. La notte del 2 settembre 1967 La serata del 2 settembre 1967 iniziò come molte altre a Bentilee. Le famiglie si stavano preparando per la cena, i bambini giocavano per strada e nulla faceva presagire gli eventi straordinari che stavano per svolgersi. Le prime segnalazioni Intorno alle 20:30, i primi testimoni notarono qualcosa di insolito nel cielo. Inizialmente, molti pensarono si trattasse di un aereo o di un fenomeno atmosferico, ma presto divenne chiaro che ciò che stavano osservando era qualcosa di completamente diverso. La scrittrice Deb McAndrew ha detto che i lavoratori hanno visto "qualcosa di straordinario" Descrizione dell'oggetto avvistato I testimoni descrissero un oggetto a forma di disco, circondato da una luce rossa intensa. Molti riferirono che l'oggetto cambiava colore, passando dal rosso al verde e al blu. La sua dimensione apparente era considerevole, e si muoveva in modo fluido e silenzioso, molto diverso da qualsiasi aeromobile conosciuto all'epoca. Il percorso dell'UFO L'oggetto fu visto sorvolare le case di Bentilee a bassa quota, per poi dirigersi verso un campo ai margini del quartiere. Qui, secondo numerose testimonianze, sembrò atterrare o almeno avvicinarsi molto al suolo. Dopo alcuni minuti, l'UFO si alzò nuovamente in volo, emettendo una luce bianca accecante, prima di scomparire rapidamente nel cielo notturno. Reazioni immediate dei testimoni
La reazione della comunità fu di stupore e incredulità. Molti residenti uscirono dalle loro case per osservare il fenomeno, chiamando amici e vicini per condividere l'esperienza. Alcuni riportarono una sensazione di paura, mentre altri erano semplicemente affascinati dallo spettacolo insolito che si stava svolgendo sopra le loro teste. Le testimonianze chiave Nelle ore e nei giorni successivi all'avvistamento, emersero numerose testimonianze che contribuirono a costruire un quadro dettagliato dell'evento. Queste dichiarazioni, provenienti da persone di diverse età e background, presentavano sorprendenti similitudini, rafforzando la credibilità dell'accaduto. Il racconto di Mary Thompson Mary Thompson, una casalinga di 42 anni, fu una delle prime a notare l'oggetto. Nel suo resoconto, dichiarò: "Era come un piatto volante, ma cambiava colore continuamente. Passava dal rosso al verde, poi al blu. Non avevo mai visto nulla di simile in vita mia." L'esperienza di John Baker John Baker, un operaio di 35 anni, si trovava nel suo giardino quando avvistò l'UFO. La sua testimonianza fu particolarmente dettagliata: "L'oggetto si muoveva lentamente, quasi fluttuando. Non emetteva alcun suono, il che era la cosa più strana. Quando si è avvicinato al campo, ho visto chiaramente la sua forma a disco e le luci che pulsavano intorno al bordo." I bambini di Bentilee Street Un gruppo di bambini che giocava in Bentilee Street fornì alcune delle testimonianze più vivide. Sarah Collins, allora dodicenne, ricordò: "Eravamo tutti spaventati ma allo stesso tempo eccitati. L'UFO era enorme e brillante, e quando è atterrato nel campo, abbiamo pensato che degli alieni sarebbero usciti da un momento all'altro." Il rapporto del signor Edwards Il signor Edwards, un ex militare in pensione, offrì una prospettiva più analitica: "Ho osservato l'oggetto con il mio binocolo. Non corrispondeva a nessun velivolo conosciuto. La sua capacità di cambiare direzione istantaneamente e la totale assenza di rumore erano incompatibili con la tecnologia aeronautica dell'epoca." L'indagine ufficiale L'ampia portata dell'avvistamento e il numero di testimoni coinvolti resero inevitabile un'indagine ufficiale. Le autorità locali e nazionali si trovarono di fronte alla necessità di fornire risposte a un pubblico sempre più curioso e, in alcuni casi, preoccupato. La risposta iniziale delle autorità Nei giorni immediatamente successivi all'evento, la polizia locale raccolse numerose dichiarazioni dai testimoni. Inizialmente, l'approccio fu cauto, con gli ufficiali che cercavano di mantenere la calma e di raccogliere informazioni in modo sistematico. L'intervento del Ministero della Difesa Data la natura insolita dell'incidente, il caso fu presto portato all'attenzione del Ministero della Difesa britannico. Un team di investigatori fu inviato a Bentilee per condurre un'indagine più approfondita, intervistando i testimoni e esaminando il sito dell'presunto atterraggio. Analisi dei dati raccolti Gli investigatori analizzarono attentamente tutte le testimonianze, cercando incongruenze o spiegazioni alternative. Furono esaminati i registri dei voli civili e militari della zona, così come i dati meteorologici della serata in questione. Conclusioni ufficiali Dopo settimane di indagini, il rapporto ufficiale del Ministero della Difesa fu inconcludente. Mentre riconosceva la sincerità dei testimoni e la natura insolita dell'evento, non fu in grado di fornire una spiegazione definitiva per ciò che era stato osservato. Il caso fu classificato come "non identificato", alimentando ulteriormente le speculazioni e il mistero. Gli attori Jack Wilkinson e Kymberley Cochrane appaiono in Bright Lights Over Bentilee Teorie e spiegazioni alternative Nel corso degli anni, sono emerse diverse teorie per spiegare l'avvistamento di Bentilee. Queste spaziano dalle spiegazioni scientifiche convenzionali alle ipotesi più fantasiose, riflettendo la diversità di opinioni e interpretazioni che l'evento ha generato.
Fenomeni atmosferici Alcuni esperti hanno suggerito che l'avvistamento potrebbe essere stato causato da un raro fenomeno atmosferico, come un tipo insolito di fulmine globulare o una formazione di nubi luminescenti. Tuttavia, queste spiegazioni non riescono a giustificare pienamente tutti gli aspetti dell'avvistamento, in particolare il movimento controllato dell'oggetto. Esperimenti militari segreti Una teoria popolare sostiene che l'UFO fosse in realtà un velivolo sperimentale sviluppato segretamente dal governo britannico o americano. I sostenitori di questa idea sottolineano le capacità avanzate dell'oggetto e la reticenza delle autorità nel fornire spiegazioni definitive. Allucinazione di massa Alcuni scettici hanno proposto l'ipotesi di un'allucinazione di massa, suggerendo che la suggestione e l'eccitazione collettiva abbiano portato a una percezione distorta di un evento ordinario. Tuttavia, la coerenza delle testimonianze e la presenza di prove fisiche (come impronte nel campo) rendono questa teoria meno plausibile. Visita extraterrestre Naturalmente, molti ufologi e appassionati del paranormale sostengono che l'avvistamento di Bentilee sia una prova concreta di una visita extraterrestre. Questa interpretazione si basa sulle caratteristiche insolite dell'oggetto e sulla sua apparente tecnologia avanzata. L'impatto sulla comunità locale L'avvistamento UFO del 1967 ebbe un profondo e duraturo impatto sulla comunità di Bentilee e sulle aree circostanti. L'evento non solo catturò l'immaginazione collettiva, ma influenzò anche la vita quotidiana e l'identità della comunità in modi inaspettati. Cambiamenti nella vita quotidiana Nei mesi successivi all'avvistamento, molti residenti riferirono di aver modificato le loro abitudini serali, trascorrendo più tempo all'aperto nella speranza di assistere a un altro evento straordinario. Alcuni installarono persino attrezzature per l'osservazione del cielo nei loro giardini. Impatto economico L'incidente attirò l'attenzione dei media nazionali e internazionali, portando un afflusso di giornalisti, ricercatori e curiosi a Bentilee. Questo interesse improvviso ebbe un impatto economico positivo, seppur temporaneo, sulle attività locali come hotel, ristoranti e negozi. Coesione comunitaria L'esperienza condivisa dell'avvistamento UFO creò un forte senso di unità tra i residenti di Bentilee. Molti testimoni riferirono di aver stretto nuove amicizie e di sentirsi più connessi con i loro vicini dopo aver condiviso questa esperienza straordinaria. Scetticismo e divisioni Tuttavia, l'evento generò anche alcune divisioni all'interno della comunità. Mentre molti erano convinti della natura extraterrestre dell'avvistamento, altri rimanevano scettici, portando a volte a dibattiti accesi e persino a tensioni tra gruppi di residenti con opinioni divergenti. L'eredità culturale dell'avvistamento L'avvistamento UFO di Bentilee del 1967 ha lasciato un'impronta indelebile nella cultura locale e nazionale, influenzando l'arte, la letteratura e persino il turismo della regione. Rappresentazioni artistiche Numerosi artisti locali hanno trovato ispirazione nell'evento, creando dipinti, sculture e installazioni che rappresentano l'UFO e l'atmosfera di quella notte fatidica. Queste opere d'arte sono diventate parte integrante del paesaggio culturale di Stoke-on-Trent. Letteratura e media L'avvistamento ha ispirato diversi libri, sia di saggistica che di narrativa. Documentari televisivi e radiofonici hanno esplorato l'evento da varie angolazioni, mantenendo vivo l'interesse del pubblico nel corso degli anni. Turismo e attrazioni locali Bentilee è diventata una meta per gli appassionati di UFO e del paranormale. Sono stati organizzati tour guidati che ripercorrono i luoghi chiave dell'avvistamento, e alcuni ristoranti e pub locali hanno creato menu a tema extraterrestre. Commemorazioni annuali La comunità ha iniziato a organizzare eventi annuali per commemorare l'avvistamento, tra cui conferenze, proiezioni di film e "veglie di osservazione del cielo".
Questi eventi non solo celebrano la storia locale, ma offrono anche un'opportunità di discussione e riflessione sul fenomeno UFO in generale. Ricerche e studi successivi Negli anni seguenti all'avvistamento, Bentilee è diventata oggetto di numerosi studi e ricerche, attirando l'attenzione di ufologi, scienziati e accademici da tutto il mondo. Analisi ufologiche Gruppi di ricerca ufologica hanno condotto indagini approfondite, intervistando nuovamente i testimoni e cercando prove fisiche residue. Questi studi hanno prodotto una vasta documentazione, contribuendo a mantenere vivo l'interesse per il caso. Studi scientifici Alcuni ricercatori hanno tentato di applicare metodologie scientifiche più rigorose all'analisi dell'evento. Sono state condotte analisi statistiche delle testimonianze e studi comparativi con altri avvistamenti UFO noti. Ricerche psicologiche Psicologi e sociologi hanno esaminato l'impatto dell'avvistamento sulla psiche collettiva della comunità, studiando come eventi straordinari possano influenzare la percezione e la memoria di gruppo. Nuove tecnologie di indagine Con l'avvento di tecnologie più avanzate, alcuni ricercatori hanno riesaminato il caso utilizzando strumenti moderni, come software di analisi delle immagini e simulazioni computerizzate, nel tentativo di gettare nuova luce sull'evento. Confronto con altri avvistamenti UFO famosi L'incidente di Bentilee si inserisce in un contesto più ampio di avvistamenti UFO significativi, sia in Gran Bretagna che a livello internazionale. Un confronto con altri casi celebri può aiutare a comprendere meglio la sua importanza e unicità. Roswell, New Mexico (1947) Il caso di Roswell, forse il più famoso avvistamento UFO della storia, presenta alcune similitudini con Bentilee in termini di impatto culturale e persistenza nel tempo. Tuttavia, mentre Roswell coinvolse principalmente personale militare, Bentilee fu un evento di massa civile. Rendlesham Forest, Suffolk (1980) Questo avvistamento, noto come il "Roswell britannico", coinvolse personale militare americano di stanza in Inghilterra. A differenza di Bentilee, l'incidente di Rendlesham si svolse su più notti e coinvolse interazioni dirette con l'oggetto non identificato. Avvistamento di Phoenix, Arizona (1997) Simile a Bentilee per il gran numero di testimoni civili, l'avvistamento di Phoenix coinvolse una formazione di luci misteriose viste da migliaia di persone. La scala dell'evento fu molto più ampia, coprendo un'intera area metropolitana. Nimitz Encounter, Oceano Pacifico (2004) Questo recente caso, che coinvolse piloti della Marina degli Stati Uniti, differisce da Bentilee per il contesto militare e la presenza di dati radar e video. Tuttavia, entrambi gli eventi sfidano le spiegazioni convenzionali e hanno attirato l'attenzione del pubblico e delle autorità. L'avvistamento di Bentilee nella cultura popolare L'evento del 1967 ha lasciato un'impronta duratura nell'immaginario collettivo, influenzando vari aspetti della cultura popolare sia a livello locale che nazionale. Rappresentazioni cinematografiche e televisive Diversi documentari e film per la televisione hanno esplorato l'avvistamento di Bentilee, mescolando fatti storici con elementi di drammatizzazione. Queste produzioni hanno contribuito a mantenere vivo l'interesse per l'evento e a introdurlo a nuove generazioni. Riferimenti in opere di finzione Alcuni autori di fantascienza hanno incorporato elementi dell'avvistamento di Bentilee nelle loro storie, utilizzandolo come ispirazione per racconti di incontri alieni o misteri governativi. Musica e arte performativa L'evento ha ispirato canzoni folk locali e performance artistiche, con musicisti e artisti che hanno cercato di catturare l'atmosfera e l'emozione di quella notte straordinaria attraverso le loro opere. Giochi e intrattenimento interattivo Recentemente, sono stati sviluppati giochi da tavolo e applicazioni per smartphone basati sull'avvistamento di Bentilee, permettendo ai giocatori di esplorare gli eventi del 1967 in modo interattivo e coinvolgente.
Prospettive moderne sull'avvistamento Con il passare dei decenni, le percezioni e le interpretazioni dell'avvistamento di Bentilee hanno continuato a evolversi, riflettendo i cambiamenti nella società e nella comprensione scientifica. Rivalutazioni scientifiche Nuovi studi e analisi hanno portato alcuni scienziati a riconsiderare l'evento alla luce delle conoscenze attuali sui fenomeni atmosferici e sulle tecnologie aerospaziali avanzate. Dibattito pubblico contemporaneo L'avvistamento di Bentilee continua a essere un argomento di discussione nei forum online e nei social media, con nuove generazioni che scoprono e dibattono sull'evento. Impatto sulle politiche di divulgazione Il caso ha contribuito al dibattito più ampio sulla trasparenza governativa riguardo ai fenomeni aerei non identificati, influenzando le richieste pubbliche di maggiore apertura su questi temi. Prospettive scettiche moderne Alcuni ricercatori contemporanei hanno proposto nuove spiegazioni scettiche, basate su una comprensione più avanzata della psicologia di massa e dei fenomeni ottici atmosferici. Conclusioni e riflessioni finali L'avvistamento UFO di Bentilee del 1967 rimane uno degli eventi più intriganti e dibattuti nella storia dell'ufologia britannica. Più di mezzo secolo dopo, continua a suscitare fascino, dibattito e speculazione. L'importanza storica dell'evento L'incidente di Bentilee rappresenta un momento significativo nella storia culturale britannica, illustrando come eventi straordinari possano plasmare l'identità di una comunità e influenzare il discorso pubblico su temi come la vita extraterrestre e i fenomeni inspiegabili. Lezioni apprese L'avvistamento offre preziose lezioni sulla natura della percezione umana, la psicologia di massa e l'importanza di un approccio equilibrato nell'indagare fenomeni insoliti. Il mistero irrisolto Nonostante anni di ricerche e dibattiti, l'avvistamento di Bentilee rimane in gran parte un mistero. Questa ambiguità continua ad alimentare l'interesse e la speculazione, dimostrando il potere duraturo degli eventi che sfidano la nostra comprensione convenzionale del mondo. Guardando al futuro Mentre nuove tecnologie e metodologie di ricerca emergono, è possibile che future indagini possano gettare nuova luce su ciò che accadde quella notte di settembre del 1967. Fino ad allora, le luci rosse su Bentilee continueranno a brillare nell'immaginazione collettiva, un promemoria affascinante dei misteri che ancora circondano il nostro mondo.
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wordsmusicandstories · 6 months ago
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LA ZITELLA (IN)FELICE 《6》
Capitolo 2: Dario (terza parte) Ad un certo punto lui aveva guardato l’orologio, aveva avuto una specie di trasalimento e aveva detto bruscamente : “Ora devo proprio andare!”Perché tanta fretta? Lei aveva ancora bisogno di tempo. Aveva raccolto i fogli, chiuso libri, le aveva dato un bacio frettoloso sulla guancia e si era fiondato fuori dalla porta, giù dalle scale, di corsa.“Fermati! Ti devo…
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nosferatummarzia-v · 1 year ago
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Sto imparando a conoscermi,ma non ho ancora capito quali sono i miei talenti e qual è lo scopo della mia vita. So che non troverò le risposte in nessun manuale di psicologia o di spiritualità e sono consapevole che crescere è un processo che nessun altro può fare al posto mio. Mi hanno detto di accettare le critiche di chi mi circonda come se si trattasse di preziosi consigli su come migliorarmi. Non devo lasciarmi prendere dal panico,ma rimanere concentrata su me stessa. Per diventare una persona migliore di come sono ora posso fare affidamento sulla mia autostima e il mio autocontrollo,dopodiché devo cercare di apprendere qualcosa di nuovo ogni giorno,costruendo passo dopo passo la persona che voglio essere. L’inesperienza gioca a mio sfavore,ma il mio impegno e la mia costanza sono dei validi strumenti per affrontare la mia crescita consapevole. Col tempo spero di sviluppare il buon senso necessario per fare scelte più adatte per la mia vita,che si tratti di persone, cibo,libri o altro. Devo pormi degli obiettivi realizzabili e raggiungibili,e cercare con il mio impegno di realizzarli. La motivazione e la spinta che mi porterà a realizzare ogni mio sogno saranno alleate fondamentali. Alla fine della corsa,forse,avrò capito il senso di questo vivere.
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Leggende e segreti della roulette
Alzi la mano chi non conosce la roulette. Nessuno, vero? Parliamo dopotutto di uno dei più tradizionali giochi da casinò, apparso o menzionato in innumerevoli film, libri, canzoni e videogiochi. Il fascino che riscuote ancora oggi è ormai antichissimo, attraversando secoli di storia dei giochi, e ha condotto la roulette a essere tutt’oggi protagonista nei moderni siti dedicati. Non sorprende, di conseguenza, che la roulette sia al centro di innumerevoli racconti: aneddoti, storie o vere e proprie leggende metropolitane, tutte che vedono al centro l’iconica ruota con le sue 37 o 38 caselle. Vediamone insieme alcune. È vero, per esempio, che la roulette è stata inventata da Pascal, lo scienziato francese? Risposta secca: no, non è vero. Si tratta però di una credenza molto diffusa, e che ha alla base un comprensibile fraintendimento linguistico. Blaise Pascal, nella sua carriera, ha esteso i suoi studi in innumerevoli campi, spaziando da filosofia e religione a matematica e fisca. Proprio nei suoi studi di fisica lo studioso menziona una roulette, ossia una curva dotata di particolari caratteristiche per lui particolarmente interessanti. Tuttavia, il termine roulette fu inteso da molti come riferito al gioco: in effetti Pascal affrontò in termini matematici anche calcoli probabilistici, rendendo in qualche modo credibile l’ipotesi che potesse aver accidentalmente inventato la roulette. È vero, invece, che esistono modi scientifici per vincere alla roulette? Per quanto la roulette sia il regno dell’imprevedibilità, si è assistito a metodi scientifici che si sono dimostrati capaci di far vincere i giocatori. C’è però un grosso limite: non funzionano con tutte le roulette. Il caso più famoso, ma ben lungi dall’essere l’unico, è quello degli Eudaemons: un gruppo in grado di creare un calcolatore che prevedesse in quale settore si sarebbe fermata la pallina. Conoscendo il punto di partenza della pallina, un minuscolo computer alloggiato in una scarpa era in grado di prevedere in quale zona avrebbe terminato la sua corsa, dando un enorme vantaggio al giocatore. Numerosi altri studi, in tutto il Novecento, avevano dimostrato la stessa identica cosa. Tuttavia si tratta di un metodo scientifico che dimostra la prevedibilità non tanto della roulette, quanto del singolo tavolo: ognuno di questi, come qualsiasi oggetto realizzato artigianalmente, ha le sue particolarità e imperfezioni che, se note e calcolate, possono essere sfruttate. Si tratta di metodi che infatti non possono essere applicati alle moderne roulette online, prive di qualsiasi forma fisica e, dunque, anche di quelle piccole imperfezioni. Esistono invece strategie certe per vincere alla roulette? Anche in questo caso la risposta è no. Esistono tantissime strategie, ma nessuna può garantire la vincita: sono infatti caratterizzate semplicemente dal minimizzare i rischi. È per esempio famoso il metodo di scommettere su una puntata con solo due esiti possibili: perdendo si può ripetere la scommessa raddoppiando la posta fino a quando non si indovinerà l’esito, annullando le precedenti perdite. Un altro metodo per la roulette utilizzato di frequente è quello delle sestine, che deve il suo nome alla quantità di caselle numerate presenti sulla ruota: 36. Raggruppandole in sei insiemi di sei numeri, ed escludendo il gruppo dell’ultimo numero uscito, si coprono più esiti possibili. Queste e altre strategie, tuttavia, non potranno mai essere sicure: nella roulette infatti esiste una trentasettesima casella che mantiene il vantaggio del banco, lo zero. A proposito della casella con lo zero: è vero che è stata introdotta per aumentare il vantaggio del banco? Non esattamente. Fin dai primi esempi di giochi simili alla roulette, che testimoniano la comprensione degli aspetti ludici legati a una ruota in movimento casuale, si è sempre avuta la presenza di un numero particolare che non potesse dare vincite al giocatore. Nonostante varie modifiche, per esempio permettendo di puntare espressamente su tale numero, si è sempre mantenuta questa particolarità: la presenza di una casella con queste caratteristiche, infatti, permette di mantenere il gioco in rapporti di equità tra banco e giocatore. È invece vero che, per aumentare il vantaggio del banco, venne introdotta la casella con il doppio zero: le roulette americane, diffusesi sulla base di quelle francesi, aggiunsero alla casella con lo zero quella con un doppio numero zero, portando il totale a 38 caselle. Il motivo? Proprio aumentare il vantaggio del banco, distinguendo in maniera inconfondibile la roulette americana da tutte le altre varianti. Read the full article
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Tartarughe Ninja - Caos mutante (2023) streaming THE MEG 2: THE TRENCH STREAMING ITA Genere : Azione, Fantascienza, Horror Rilasciato: Aug 02, 2023 REGIA: Ben Wheatley ATTORI: Jason Statham, Sienna Guillory, Cliff Curtis, Skyler Samuels, Sergio Peris-Mencheta, Jing Wu, Shuya Sophia Cai, Page Kennedy Traduzione: Italian
Tartarughe Ninja - Caos mutante (Meg 2: The Trench) è un film del 2023 diretto da Ben Wheatley. Una squadra di coraggiosi esploratori nelle profondità più recondite dell'oceano. Il loro viaggio si trasformerà in una spirale di caos quando una diabolica operazione mineraria minaccerà la loro missione e li costringerà ad una rischiosa lotta per la sopravvivenza. Messi alle strette da colossali Megalodonti e da implacabili saccheggiatori dell'ambiente, i nostri eroi dovranno superare i loro spietati predatori in una corsa contro il tempo al cardiopalma.
The Meg 2: The Trench, film diretto da Ben Wheatley, è il sequel di Shark - Il primo squalo (2018), basato sul romanzo Meg: A Novel of Deep Terror (1997) di Steve Alten, primo di una serie di 8 libri sugli squali. Al momento non ci sono ulteriori dettagli sulla trama. L'esperto di salvataggi subacquei Jonas Taylor (Jason Statham) questa volta è accompagnato da una squadra di coraggiosi esploratori, con i quali si immerge in una fossa oceanica, che ha mantenuto intatto al suo interno un antico ecosistema, che non ha subito alcun intervento umano. A complicare la missione non sarà soltanto la presenza di colossali bestie, come i preistorici Megalodonti, ma anche un'operazione mineraria, che li porterà a lottare per la propria sopravvivenza. Riusciranno a contrastare gli spietati predatori delle profondità oceaniche e gli implacabili saccheggiatori dell'ambiente, prima che sia troppo tardi?
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[ad_1] Introduzione: cosa fare e cosa non fare nel gioco d'azzardo nei casinò Le cose da fare e da non fare nel gioco d'azzardo nei casinò Giocare ai giochi da casinò, sia con soldi veri che solo per divertimento, può essere un momento emozionante e interessante. Tuttavia, per ottenere il massimo dall'esperienza e ridurre le possibilità di perdere denaro, dovresti entrare in The Dos and Don'ts of Casino Gambling con lo stato d'animo appropriato e seguire alcune regole di base. Qui esamineremo alcune delle regole più importanti del gioco da casinò in modo che tu possa fare scelte intelligenti e divertirti. Dos del gioco d'azzardo al casinò Le cose da fare e da non fare nel gioco d'azzardo nei casinò Stabilisci un budget e rispettalo È importante impostare un limite di spesa ragionevole prima di iniziare a giocare. Dovresti giocare solo con denaro che puoi permetterti di perdere. Stabilisci un limite a quanti soldi sei disposto a spendere in questa sessione per evitare di inseguire perdite. Se usi un approccio metodico, puoi risparmiare denaro e rilassarti mentre giochi con l'assegno per di più notizie sul casinò. Impara le regole e le strategie Leggi i giochi che intendi giocare e come vengono giocati. Conoscere i dettagli di qualsiasi gioco da casinò può migliorare le tue probabilità di vincita, sia che tu stia giocando a blackjack, poker o roulette. Usa la ricchezza di risorse gratuite disponibili, come tutorial, libri e video, per imparare le corde e capire cosa funziona. Scegli il casinò giusto Le cose da fare e da non fare nel gioco d'azzardo nei casinò Per una sessione di gioco senza problemi e onesta, è fondamentale scegliere un casinò affidabile. Prova a giocare nei casinò che sono stati approvati da organizzazioni rispettabili. Puoi imparare molto sulla reputazione di equità e pagamenti veloci di un casinò leggendo le esperienze di altri giocatori. Quando si decide su un casinò online, è anche importante pensare ai giochi disponibili, alla qualità del servizio clienti e alla facilità di navigazione. Approfitta di bonus e promozioni Per attirare nuovi clienti, diversi casinò organizzano allettanti campagne di incentivi e promozioni. Se sei interessato ad approfittare di queste offerte, leggi prima la stampa fine. Scopri il limite di tempo del bonus, i requisiti di scommessa e altre condizioni. Approfittando di queste offerte, puoi ottenere di più dal tuo tempo di gioco e godertelo più a lungo. Pratica il gioco d'azzardo responsabile Mantenere un rapporto sano con il gioco d'azzardo è impossibile senza praticare il gioco responsabile. Limita la quantità di tempo che trascorri giocando e fai delle pause frequenti. Non giocare d'azzardo se ti senti emotivamente instabile o sotto l'effetto dell'alcol. Dovresti tenere d'occhio le tue abitudini di gioco e farti curare se pensi di averne bisogno. Cosa non fare nel gioco d'azzardo al casinò [embed]https://www.youtube.com/watch?v=vXCIoWqvt-4[/embed] Non inseguire le perdite Nel casinò, perseguire le perdite è un reato cardinale. Se stai vivendo una corsa perdente, è meglio non cercare di inseguire le tue perdite aumentando le tue scommesse. La caccia alle perdite è un pendio scivoloso che può portare a perdite ancora maggiori. Sii controllato e impegnati a non superare il limite di spesa stabilito. Non giocare d'azzardo con denaro che non puoi permetterti di perdere Non rischiare mai qualcosa come l'affitto, le utenze o i costi delle cure mediche di cui hai assolutamente bisogno. Il gioco d'azzardo dovrebbe essere trattato come qualsiasi altra forma di divertimento e il denaro perso non dovrebbe provenire dai tuoi spiccioli. Potresti finire in difficoltà finanziarie e sviluppare una dipendenza dal gioco d'azzardo se giochi con denaro che non puoi permetterti di perdere. Non bere eccessivamente Il gioco d'azzardo quando si è ubriachi è una ricetta per il disastro. Il giudizio e il processo decisionale compromessi a causa dell'eccessivo consumo di alcol potrebbero comportare errori costosi.
Se vuoi mantenere intatte le tue facoltà e il tuo gioco d'azzardo sotto controllo, limitare l'assunzione di alcol è un must. Non fare affidamento sulle superstizioni Non ci sono prove a sostegno delle superstizioni e aderirvi potrebbe offuscare il proprio giudizio. Non riporre la tua fiducia in incantesimi, rituali o sistemi che promettono un successo garantito. A causa della dipendenza dal caso casuale e dalla probabilità matematica inerente ai giochi da casinò, fare affidamento sulle superstizioni può essere dannoso per le proprie possibilità di vincita. Non ignorare il tuo istinto Anche se i giochi d'azzardo sono basati sulle probabilità, dovresti comunque seguire il tuo istinto. Va bene andarsene se non ti piace quello che stai vedendo o vivendo. Se il gioco d'azzardo non ti fornisce le emozioni che stai cercando, dovresti cercare altrove l'intrattenimento. Pro e contro Professionisti Contro Approccio strategico Rischio di dipendenza Opportunità di intrattenimento Possibilità di perdita finanziaria Interazione sociale House ha sempre un vantaggio Potenziale guadagno monetario Controllo limitato sui risultati Varietà di giochi e opzioni Mancanza di trasparenza nelle quote Migliora le capacità decisionali Potenziale per pratiche illegali o non etiche Imparare nuove strategie e tecniche Richiede tempo e mentalmente faticoso Accessibile in forma fisica e online Distrazione da altre attività importanti Possibilità di vincere grandi jackpot Stress psicologico e pedaggio emotivo Esperienza divertente ed emozionante Influenza della fortuna sui risultati Conclusione per le cose da fare e da non fare nel gioco d'azzardo nei casinò Seguire le regole di The Dos and Don'ts of Casino Gambling migliorerà il tuo tempo lì e ridurrà la probabilità di eventuali risultati negativi. Scommetti secondo i tuoi mezzi, studia le regole e i metodi, gioca in casinò affidabili ed evita di andare in bancarotta. Le cose da fare e da non fare del gioco d'azzardo al casinò fanno cose come cercare di riconquistare le perdite, giocare d'azzardo con denaro che non puoi permetterti di perdere, bere troppo, fare affidamento sulle superstizioni o ignorare il tuo istinto. Le cose da fare e le cose da non fare nel gioco d'azzardo al casinò Tieni presente che il gioco d'azzardo dovrebbe essere goduto come una sorta di divertimento e che ci sono rischi legati al gioco d'azzardo eccessivo o sconsiderato che dovrebbero essere evitati a tutti i costi. Puoi ottenere il massimo dal tuo tempo al casinò se entri con una chiara strategia in mente. Per altri giochi, fare riferimento a Software di previsione del casinò. Domande frequenti: cosa fare e cosa non fare nel gioco d'azzardo nei casinò La risposta breve è "sì", puoi vincere soldi giocando d'azzardo. Ma tieni presente che le probabilità sono contro di te nella maggior parte dei giochi da casinò perché sono progettati con un margine della casa. Anche se la fortuna gioca sicuramente un ruolo, i giocatori possono aumentare le proprie probabilità familiarizzando con i giochi, impiegando tecniche e monitorando attentamente il proprio bankroll. Concentrati sulla padronanza delle regole e dei metodi del gioco per aumentare le tue probabilità di vincita. Sii prudente con la gestione del tuo bankroll, stabilisci dei limiti e non inseguire le tue perdite. Inoltre, sfrutta i bonus e le promozioni del casinò per massimizzare il tuo bankroll e il tempo di gioco. Scegli solo da casinò online legittimi e con licenza se vuoi giocare senza preoccupazioni. Cerca i casinò che hanno ottenuto sigilli di approvazione da organizzazioni fidate e hanno ricevuto valutazioni elevate dagli appassionati di gioco. L'affidabilità di un casinò online può essere misurata dal suo impegno per la privacy dei giocatori, l'uso di comunicazioni crittografate e il mantenimento di condizioni di parità. Quando giochi alle slot machine, puntare l'importo massimo aumenta le tue possibilità di vincere il jackpot o attivare un round bonus.
Tuttavia, dovresti tenere conto delle dimensioni del tuo bankroll e della potenziale perdita derivante dal piazzare scommesse più grandi. La decisione su quanto scommettere è meglio presa alla luce delle finanze personali e del livello di tolleranza al rischio. Il gioco d'azzardo responsabile è la migliore difesa contro lo sviluppo di una dipendenza dal gioco. Stabilisci limiti di tempo e monetari per il tuo gioco d'azzardo. Tieni d'occhio comportamenti come "inseguire le perdite", le cose da fare e da non fare nel gioco d'azzardo al casinò "evitare le responsabilità" e "giocare d'azzardo per sfuggire alle emozioni negative" che potrebbero indicare una dipendenza. Mettiti in contatto con professionisti o gruppi di supporto se pensi di avere una dipendenza dal gioco. [ad_2] Source link
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shark2-labisso · 2 years ago
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Shark 2 - L'Abisso (2023) streaming THE MEG 2: THE TRENCH STREAMING ITA Genere : Azione, Fantascienza, Horror Rilasciato: Aug 02, 2023 REGIA: Ben Wheatley ATTORI: Jason Statham, Sienna Guillory, Cliff Curtis, Skyler Samuels, Sergio Peris-Mencheta, Jing Wu, Shuya Sophia Cai, Page Kennedy Traduzione: Italian
Shark 2 - L'abisso (Meg 2: The Trench) è un film del 2023 diretto da Ben Wheatley. Una squadra di coraggiosi esploratori nelle profondità più recondite dell'oceano. Il loro viaggio si trasformerà in una spirale di caos quando una diabolica operazione mineraria minaccerà la loro missione e li costringerà ad una rischiosa lotta per la sopravvivenza. Messi alle strette da colossali Megalodonti e da implacabili saccheggiatori dell'ambiente, i nostri eroi dovranno superare i loro spietati predatori in una corsa contro il tempo al cardiopalma.
The Meg 2: The Trench, film diretto da Ben Wheatley, è il sequel di Shark - Il primo squalo (2018), basato sul romanzo Meg: A Novel of Deep Terror (1997) di Steve Alten, primo di una serie di 8 libri sugli squali. Al momento non ci sono ulteriori dettagli sulla trama. L'esperto di salvataggi subacquei Jonas Taylor (Jason Statham) questa volta è accompagnato da una squadra di coraggiosi esploratori, con i quali si immerge in una fossa oceanica, che ha mantenuto intatto al suo interno un antico ecosistema, che non ha subito alcun intervento umano. A complicare la missione non sarà soltanto la presenza di colossali bestie, come i preistorici Megalodonti, ma anche un'operazione mineraria, che li porterà a lottare per la propria sopravvivenza. Riusciranno a contrastare gli spietati predatori delle profondità oceaniche e gli implacabili saccheggiatori dell'ambiente, prima che sia troppo tardi?
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amicidomenicani · 2 years ago
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Quesito Caro Padre Angelo,  Stavo pensando ad alcune cose e ho alcune difficoltà; le volevo chiedere come mai nei libri dei maccabei ci sono delle contraddizioni? Ho letto che la morte di Antioco Epifane viene descritta in 3 maniere differenti... come è possibile se è parola di Dio? e quindi tutto dovrebbe essere veritiero? (…). ecco, il problema che le presento: è possibile che un credente cattolico e ovviamente praticante un giorno smetta di essere credente, perché gli viene la convinzione / sente dentro di sé, in buona fede quindi, che non è necessaria la fede cristiana per salvarsi, perché potrebbe arrivare a pensare che il cristianesimo sia come le altre religioni, magari la migliore e più bella di tutte, però ancora una religione come c'è ne sono altre, ma che l'importante sia la buona condotta e che solo l'amore conta, al di là della religione d'appartenenza, potrebbe pensare anche che la religione è molto legata al posto in cui uno nasce, se nasce in Italia diventerà cattolico, se nasce in Giappone buddista, e così via, ma tutte cercano di portarti a vivere bene e ad amarci gli uni gli altri. Ecco, il problema che si è creato nella mia testa è: se un fedele cattolico, sente in coscienza che le cose stanno così, non so come potrebbe essere colpevole, se la sua coscienza non lo condanna, ma anzi lo approva pure... Grazie in anticipo Padre Angelo e buona giornata. Risposta del sacerdote Carissimo,  1. per la descrizione della morte di Antioco Epifane le apparenti divergenze si spiegano in maniera molto semplice. La fine di Antioco Epifane viene narrata con dovizia di particolari nel secondo libro dei Maccabei al capitolo 9. Ecco la parte centrale: “Così diceva nella sua superbia: «Farò di Gerusalemme un cimitero di Giudei, appena vi sarò giunto». Ma il Signore che tutto vede, il Dio d'Israele, lo colpì con piaga insanabile e invisibile. Aveva appena terminato quella frase, quando lo colpì un insopportabile dolore alle viscere e terribili spasimi intestinali, ben meritati da colui che aveva straziato le viscere altrui con molti e strani generi di torture. Ma egli non desisteva affatto dalla sua alterigia, anzi era pieno ancora di superbia, spirando fuoco d'ira contro i Giudei, e comandando di accelerare la corsa. Gli capitò perciò di cadere dal carro in corsa tumultuosa e di rovinarsi tutte le membra del corpo nella violenta caduta. Colui che poco prima, nella sua sovrumana arroganza, pensava di comandare ai flutti del mare, e credeva di pesare sulla bilancia le cime dei monti, ora, gettato a terra, doveva farsi portare in lettiga, rendendo a tutti manifesta la potenza di Dio, a tal punto che nel corpo di quell'empio si formavano i vermi e, mentre era ancora vivo, le sue carni, fra spasimi e dolori, cadevano a brandelli e l'esercito era tutto nauseato dal fetore e dal marciume di lui. Colui che poco prima credeva di toccare gli astri del cielo, ora nessuno poteva sopportarlo per l'intollerabile intensità del fetore” (2 Mac 9,4-10). “Quest'omicida e bestemmiatore, dunque, soffrendo crudeli tormenti, come li aveva fatti subire agli altri, finì così la sua vita con miserabile morte in terra straniera, sui monti” (2 Mac 9,28). 2. In nota la Bibbia di Gerusalemme scrive: il parallelo di 1 Mac 6,9 (ecco la seconda la narrazione) è molto più sobrio. Ecco che cosa vi si legge: “Il re, sentendo queste notizie, rimase sbigottito e scosso terribilmente; si mise a letto e cadde ammalato per la tristezza, perché non era avvenuto secondo quanto aveva desiderato. Rimase così molti giorni, perché si rinnovava in lui una forte depressione e credeva di morire. Chiamò tutti i suoi amici e disse loro: «Se ne va il sonno dai miei occhi e l'animo è oppresso dai dispiaceri. Ho detto in cuor mio: in quale tribolazione sono giunto, in quale terribile agitazione sono caduto, io che ero così fortunato e benvoluto sul mio trono! Ora mi ricordo dei mali ch
e ho commesso a Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d'oro e d'argento che vi si trovavano e mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione. Riconosco che a causa di tali cose mi colpiscono questi mali; ed ecco, muoio nella più profonda tristezza in paese straniero»” (1 Mac 6,8-13).  Come si vede non c’è contraddizione. Il primo testo è più ampolloso, mentre il secondo è più sobrio. 3. La terza narrazione invece è decisamente diversa. Tuttavia viene narrata all'interno di una lettera riportata nel testo. La Bibbia di Gerusalemme annota: “L'autore sacro, inserendo tale lettera prima della sua opera, non si fa garante del suo valore storico” (nota a 2 Mac 1,10). Tant’è vero che al capitolo nono descrive con esattezza come è avvenuta la morte. 4. Nella seconda parte della tua mail chiedi se sia possibile che un cattolico credente ad un certo momento smetta di credere e pensi, senza colpa alcuna, che la religione cristiana, pur essendo migliore delle altre, sia una fra le tante. Qui evidentemente c'è da dire che se ad un certo momento smette di credere può essere sostanzialmente per due motivi, ma che si riassumono in uno: non ha coltivato la fede. Può non averla coltivata anzitutto sotto l’aspetto dell���istruzione. Pur sollecitato da varie obiezioni, si è preferito concludere che una religione vale l’altra. Mentre Cristo sollecita ogni suo interlocutore a porsi la domanda sulla verità tra le varie religioni chiedendo: “Chi di voi può dimostrare che ho peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?” (Gv 8,46). Ogni cristiano ha il dovere di rendere ragione della sua speranza (cfr 1 Pt 3,15). 5. La responsabilità più grave però ce l’ha sul piano pratico e operativo. Perché quando in maniera permanente si vive in peccato mortale Dio viene sentito sempre più lontano e non incide quasi per nulla nella propria vita personale. Allora è facile giungere alla conclusione da te riportata. Ma se si vive in grazia di Dio e, non solo, ma si coltiva questo germe divino deposto in noi (cfr 1 Gv 3,9), allora si fruisce della presenza di Dio all’interno del proprio cuore, “si gusta la buona parola di Dio e i prodigi del mondo futuro” (Ebr 6,5). Quando “si gusta il dono celeste e si diventa diventa partecipi dello Spirito Santo" (cfr. Ebr 6,4) non si dice più che il cristianesimo è una religione tra le tante. Si comprende subito l’abissale differenza tra Gesù Cristo e gli altri fondatori delle varie religioni. Gesù non è solo un uomo, ma è Dio che ha assunto una natura umana per farsi vedere, per insegnare, per compiere la redenzione, per portare la vita divina nel cuore dell’uomo. Gli altri fondatori sono semplicemente uomini mortali. Nessun altro ha compiuto la redenzione, l’espiazione dei peccati. Nessun altro ci ha meritato l’apertura del paradiso e la comunione con Dio. Nessun altro può deporre un germe di vita divina nel cuore dell’uomo al di fuori di lui. Quando non si vive in grazia, è fatale non pensare più a tutto questo. 6. Infine va ricordato che il punto discriminante per la salvezza non è semplicemente la vita onesta, ma il vivere in grazia. Si può essere onesti davanti al mondo perché non si ruba e non si ammazza. Ma pur essendo onesti davanti al mondo, si potrebbe non essere in grazia di Dio perché non si osservano i suoi comandamenti. Penso in particolare al terzo (ricordati di santificare le feste") e al sesto ("non commettere atti impuri”). 7. È vero che essere nati in una nazione di tradizione cristiana agevola la fede in Cristo. Tuttavia in fin dei conti non crediamo in Cristo perché siamo nati in Italia, ma perché abbiamo creduto nella sua divinità e l’abbiamo accolta liberamente nella nostra vita. Il confronto con le altre religioni che oggi è inevitabile ci conferma sempre di più nelle parole pronunciate da San Paolo per ispirazione dello Spirito Santo: “So in chi ho creduto” (2 Tm 1,12). Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera. Padre Angelo
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vefa321 · 3 years ago
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Mi sono portata libri, Kindle e quant' altro, credevo convinta che avrei dato alla lettura il sole e il solo tempo mio...
Invece no, ho quella sensazione che devo scrivere, che le parole devono esteriorizzare ogni raggio di sole, ogni onda che infrango, ogni granello di sabbia che mi ricongiunge con il passato.
Come se ogni dove fosse lì, esattamente sotto i miei passi, a traghettarmi senza isolarmi, sull'isola che resiste nel mio cuore, che esiste nel mare del tempo.
Sull'isola che c'è nel sempre che non muore mai...
Allora scrivo, scrivo e le parole raggiungono i pensieri, i pensieri prendono corpo mentre io prendo la carta, è una corsa sulla sabbia che scotta, una mareggiata di immagini che non so disegnare...eppure le sento sotto le mie dita in ogni verbo che le anima, in ogni aggettivo che le colora...in ogni punto che le sente respirare.
Ogni storia è un mondo a sé, forse questa è anche un po' il mio...
Al mare come in amore non si comanda...si deve navigare a vista con la voglia di perdersi oltre l'orizzonte.
✒️Vivi di particolari, raccogli i dettagli
J.D
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carmenvicinanza · 2 years ago
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Kimberlé Crenshaw
https://www.unadonnalgiorno.it/kimberle-crenshaw/
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Kimberlé Crenshaw, avvocata e attivista statunitense esperta in teoria critica della razza è la donna che ha rivoluzionato il femminismo.
Per prima, infatti, ha introdotto il concetto di intersezionalità come ipotesi sociologica in un articolo scritto per il Forum legale dell’Università di Chicago nel 1987.
Dal titolo Emarginare l’intersezione tra razza e genere: una critica femminista nera della dottrina dell’antidiscriminazione, della teoria femminista e della politica antirazziale, forniva uno studio che evidenzia la discriminazione a cui sono soggette le donne nere e precarie negli Stati Uniti.
Kimberlé Crenshaw definisce l’intersezionalità come una situazione in cui una persona mette insieme caratteristiche razziali, sociali, sessuali e spirituali che la rendono soggetta a diverse forme di discriminazione. La sfida particolare è che le leggi guardano al genere e alla razza separatamente e di conseguenza le afroamericane e le altre donne di colore sperimentano forme di discriminazione sovrapposte e la giurisprudenza, ignara di come combinarle, le lascia senza giustizia.
Specializzata in diritto costituzionale, insegna alla UCLA School of Law e alla Columbia Law School dove ha fondato il Center for Intersectionality and Social Policy Studies.
Presiede anche il Center for Intersectional Justice  di Berlino.
Nata a Canton, in Ohio, il 5 maggio 1959, la prima laurea conseguita è stata in scienze politiche e  africanistica. Ha conseguito un dottorato a Harvard e un master all’Università del Wisconsin. Successivamente si è laureata in giurisprudenza all’Università della California di Los Angeles ed è diventata docente universitaria nel 1995.
Tiene seminari e conferenze in tutto il mondo. I suoi interessi di ricerca, divulgazione e formazione sono i diritti civili, il femminismo nero, il concetto di razza, il razzismo e i loro legami con la legge.
È direttrice e fondatrice del think tank African American Policy Forum che si concentra su questioni di genere e diversità con la missione di costruire ponti tra ricerca accademica e discorso pubblico nell’affrontare la disuguaglianza e la discriminazione.
Fa parte della Women’s Media Initiative e collabora con varie riviste tra cui Ms Magazine e The Nation. È una commentatrice regolare del The Tavis Smiley Show.
Ha scritto il documento di base sulla discriminazione razziale e di genere per la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sul razzismo, fatto parte del Comitato per la ricerca sulla violenza della National Science Foundation Against Women e del gruppo del CNR sulla ricerca sulla violenza contro le donne.
Nel 2015, è stata inserita nell’Ebony Power 100 ed è risultata al primo posto nella classifica delle personalità femministe della rivista Ms Magazine. L’anno successo ha parlato di intersezionalità in un seguitissimo Ted Talk.
Dal 2018 conduce il podcast Intersectionality Matters.
È molto attiva nel movimento Say Her Name, che cerca di far fuoriuscire dall’invisibilità le donne nere vittime della violenza della polizia.
Il suo lavoro ha influenzato la stesura della clausola di uguaglianza nella Costituzione del Sud Africa.Si è occupata ampiamente anche di molestie sul posto di lavoro.
Tra i vari libri scritti ricordiamo:
Parole che feriscono: teoria della razza critica, discorso d’assalto e primo emendamento e Teoria della corsa critica: documenti chiave che hanno plasmato il movimento.
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bassbooster · 2 years ago
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Ma tu davvero credi che vivere sia solo lavorare, produrre, raggiungere traguardi?
La vita non è una corsa, amico mio.
Non c'è alcun podio se non quello, un giorno, della tua coscienza e di un tempo che, croce e delizia, non ritornerà più.
Vivere è la strada, non è certo la meta.
Vivere è questo momento.
Sì, proprio questo, che trascorri leggendo questo post. Vivere è quello che farai subito dopo. Uscire di casa, dormire, restare arrabbiato o perdonare, fare quella telefonata che posticipi da tempo, prendere la bici, tuffarti in acqua da lassù, accarezzare il viso di tua nonna.
Questo, questo è vivere.
Vivere è dedicare tempo alle tue passioni e alle cose che ami. Vivere è condividere con chi vuoi, è ridere e piangere insieme. Vivere è imparare a suonare uno strumento, prendere lezioni di ballo, dedicarti ad uno sport. Vivere è partire per quel posto che hai sempre visto in tv e scoprire che odore ha, è camminare piano respirando l'erba, sono le forme delle nuvole al tramonto e le stelle sulla tua testa di notte, in spiaggia.
Vivere è voltare pagina, sorridere al tuo corpo che cambia, scoprire che ti stupisci ancora, e ancora hai quelle paure ma oggi fanno quasi sorridere, vivere è innamorarsi, ancora e sempre.
Vivere è la calura estiva, sono le notti mentre fuori è freddo e pioggia, sono le chiavi perse e gli amici ritrovati, le vecchie foto e i libri nuovi.
Vivere è un'avventura pazzesca, amico mio.
E tu ne sei regista e attore.
Perché un giorno, quando il sipario cala, tutto questo sarà con te. In immagini e ricordi, nei racconti di chi ti vuole bene, nei gesti di tuo figlio, nel mondo intorno che avrai reso anche tu un posto migliore.
È la vita. Questa, la tua, l'unica che hai.
Apri i pugni e afferrala, prima che scivoli via.
Oscar Travino
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